Il rap ermetico di Rancore: viaggio nel suo Xenoverso
Rancore, al secolo Tarek Iurcich, è conosciuto al grande pubblico per aver partecipato al Festival di Sanremo in due occasioni, in duetto con Daniele Silvestri nel 2019 e nel 2020 con un suo brano, Eden, che ha vinto il premio al miglior testo posizionandosi decimo in classifica.
Ma chi lo segue da prima sa bene da dove viene, che scrive da quando era ragazzino e che si è fatto le ossa nella scena romana ai tempi gloriosi delle battle, a suon di freestyle ed esercizi di stile che lo hanno contraddistinto sin dalle sue prime apparizioni sui palchi. Rancore non ha mai smesso di crescere come rapper, anche se definirlo rapper è riduttivo per un artista come lui, dalla penna fantasiosa e sensibile, ricercata, contaminata dalla narrativa, dalla storia, dall’arte.
All’interno del filone del cosiddetto conscious rap -per intenderci, quello serio e fatto bene che non c’entra una mazza con la trap e i pischelli che parlano di disagio anche se sono cresciuti ai Parioli-, Rancore si fa portavoce di un’altra sfumatura del genere, il cosiddetto rap ermetico (così lo definisce lui stesso).
Ma cosa significa rap ermetico?
In parole povere, un testo ermetico ti costringe a scavare un terreno talmente fertile da trovare tracce di vita sotto ogni minuscolo sassolino e se non sei disposto a scavare…beh, capirai forse la metà di ciò che l’autore sta cercando di comunicare.
L’ermetismo, in poesia, prevede una sorta di chiusura -ermetismo, appunto- nell’esposizione dell’intento autoriale: il significato reale si mimetizza in un bosco fitto e denso di figure retoriche che creano più di un livello di comprensione, e l’autore si limita a usare poche parole per esprimere concetti complessi, spesso legati alle sensazioni.
In verità, Rancore nei suoi testi usa valanghe di parole; l’ermetismo, in questo caso, è inteso più a livello di significato, in quanto la scrittura di Rancore ha più strati di una millefoglie. Basta sapere che alcuni suoi pezzi sono così complessi e talmente densi di riferimenti che bisogna analizzarli parola dopo parola per trovare la giusta chiave di lettura.
Motivo per cui possiamo definirli ‘’chiusi’’, dal momento che il significato va letteralmente scardinato.
Per questo il suo rap non è roba per tutti, necessita di attenzione e di un approccio interpretativo; motivo per cui la definizione ‘’rap’’ è inesatta, forse dovremmo definirlo poesia contemporanea o sperimentazione, non solo musicale ma proprio in termini di lessico e significato.
Ascoltare un pezzo di Rancore una sola volta equivale a grattare la superficie di un iceberg gigantesco, sotto il quale si nascondono uniVersi paralleli: le sue lyrics toccano spesso temi legati all’attualità, alla politica e all’arte sottoforma di storytelling, come se il rapper fosse un cantastorie 2.0 che attraverso analogie, metafore e ironia racconta il suo personalissimo punto di vista sul mondo.
Mentre scrivo questo articolo è uscito da qualche settimana il suo nuovo album, Xenoverso: dopo un ascolto continuato e al limite della nausea ancora vado alla ricerca di interpretazioni, e mi piace pensare sia questo il risultato che lo stesso Rancore voleva ottenere.
Xenoverso si fonda su un concept che vede l’incontro/scontro tra realtà di confine (Universo, Xenoverso).
Sopra questo filo sottile che separa i mondi viaggiano i cronosurfisti per recapitare lettere nel futuro, si risvegliano filosofi zombie e la tua ombra potrebbe staccarsi per andarsene a passeggio da sola.
Lo xenoverso è tutto ciò che va oltre e non si nota a una prima occhiata; per questo bisogna guardare, bisogna ascoltare e anche sviluppare fantasia e curiosità per destreggiarsi all’interno di un mondo che spesso non è come si mostra.
Rancore ama la scrittura e si capisce dalla cura con cui incastra le parole, il modo in cui utilizza questo potente mezzo di comunicazione per aprire uno spiraglio sul suo universo interiore, complesso e sfaccettato, forse inaccessibile ai più (almeno in questo uniVerso).
Questo amore viscerale e profondo per le parole si trasforma in dedica nel brano ‘’Le rime – Gara tra 507 parole’’, dove il nostro racconta un viaggio bidimensionale tra le rime che prendono vita e si baciano, si ammazzano e si lasciano per arrivare a te (e a me).
Se non conosci Rancore e vuoi farti un’idea del suo rap ermetico ti consiglio di ascoltare questi pezzi, a mio avviso tra i migliori da interpretare, sciogliendo una dopo l’altra le numerose allegorie e le citazioni:
Dal cd ‘’Musica per Bambini’’: Arlecchino (Arlecchino testo Rancore su Genius), Sangue di Drago e Giocattoli
Dal cd ‘’Xenoverso’’: Fantasia, Eden (Eden Rancore significato qui)
Tornerò a parlare di Rancore con l’analisi di qualche testo per scavare più a fondo tra i significati; nel frattempo, ti auguro buon viaggio tra i suoi Versi!
Conosci Rancore?Se sì, qual è il tuo pezzo preferito?