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Cosa pubblicare sui social per Halloween

Marketing per Halloween: prendi spunto dai grandi brand per lanciarti nell’instant marketing e favorire l’engagement 

Halloween è una festa popolare e molto radicata in America, un po’ meno da noi che la usiamo come scusa per travestirci anche se siamo vecchi bacucchi e tenere buoni i regazzini spacciando loro quintali di dolciumi. 

Resta però un’occasione imperdibile per azzardare mosse di marketing più o meno audaci, o assecondare la follia collettiva infilando zucche e pipistrelli nei post sui social; molti brand italiani sfruttano la festa di Halloween per fare instant marketing o indire contest utili per favorire la partecipazione (engagement) con i propri utenti, allo scopo di rinsaldare il brand positioning o spingere all’acquisto di prodotti in edizione limitata.

Se sei alla ricerca di idee su come creare engagement sui social per Halloween, dare una sbirciatina alle trovate passate e presenti dei colossi è una buona idea, magari spunta fuori l’intuizione vincente per una grafica o un copy interessante. E poi mai dire mai: l’instant marketing fatto bene porta alla viralità, e non bisogna essere per forza una multinazionale super ricca e famosa per spaccare l’internet. 

Marketing per Halloween

Idee per grafiche di Halloween: concept da paura

Una grafica fatta bene vale da sola più di mille parole. Attenzione, con questo non voglio sminuire certo l’importanza del copy (sarei scema, visto che sono una copywriter), ma riconoscere l’impatto immediato e potente di una immagine ben contestualizzata, che permette di giocare con diversi livelli di significato in modo universale, scavalcando persino le barriere imposte dalla lingua (e alle quali il copy, purtroppo, non può sottrarsi). 

Prendo ad esempio due tra le più interessanti -sempre secondo me ci mancherebbe- degli ultimi anni; l’adv di Halloween Ford e quella di Oreo.

Ford sceglie una grafica e un piccolo copy per lanciare una campagna di sensibilizzazione sulla guida sicura; il concept vede un cono stradale – elemento universalmente riconoscibile- piegato sulla punta per richiamare il classico cappello da strega. Di per sé la grafica ha a che fare con Halloween ma l’intento è promuovere la sicurezza sulle strade per regalare ai bambini un Halloween sicuro; in America, lo sappiamo, è infatti una tradizione per i bambini andare in giro per il vicinato a bussare per fare dolcetto o scherzetto.  

Pubblicità ford di Halloween

Oreo, invece, si affida alla sola grafica per lanciare il suo biscotto di Halloween: li impila uno accanto all’altro et voilà, ecco creato il motivo a righe nere e arancioni delle calze di una strega. Non serve spiegare nulla, è il lancio di un’edizione limitata e quindi legare il biscotto a un travestimento classico di Halloween è sufficiente per realizzare una adv carina, semplice e con una chiave di lettura più o meno universalmente comprensibile. 

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Come funziona l’Instant Marketing di Halloween

L’instant marketing permette di sfruttare “a caldo” le ricorrenze così come le notizie, o cavalcare l’onda dei trend partecipando alla discussione generale con botte e risposta che talvolta diventano virali. 

Le aziende italiane trattano Halloween come una scusa per fare instant marketing, così da cavalcare l’onda dei trend di ricerca anche se parliamo di una festa che non ci appartiene e non fa vendere tanto quanto in America.

È interessante comunque vedere cosa esce fuori dal l’instant marketing dei brand di casa nostra, sempre molto bravi quando si tratta di usare la creatività e sollecitare le interazioni tra utenti.

Sarebbe impossibile analizzare tutte le buone idee sfornate negli ultimi anni – con una ricerca trovi tutto online – quindi ne cito un paio tra le mie preferite, entrambe realizzate nel 2020 che a furor di popolo è stato un anno spaventoso su tutti i fronti, altro che Halloween.

La prima è di Guinness, che mette in bella vista il suo prodotto (la birra) aggiungendo un dettaglio tra le bollicine nella schiuma, ovvero l’iconica maschera di Scream. Il copy rafforza il concetto: “un sapore dalle emozioni forti”, rendendo l’adv chiara alla prima occhiata, celebrando il prodotto senza snaturarlo e incorporando l’elemento spaventoso con estrema naturalezza.

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La seconda è di Durex, marchio che spesso ha dato sfoggio di una comunicazione pungente, ironica, a tratti provocatoria, che per Halloween ci ricorda l’esistenza di un solo costume per fronteggiare la paura. Ovviamente costume va tra virgolette perché intende il condom, la cui sagoma controluce compare nella grafica insieme alle classiche maschere di Halloween; la paura a cui si riferisce sono tutte le conseguenze del sesso non protetto.

pubblicità Durex halloween 2020Un’idea a mio avviso molto carina sia a livello di copy che di immagine, che non snatura il brand e, anzi, rafforza le caratteristiche della sua comunicazione, leggera nonostante la tematica importantissima della prevenzione. 

 

 

 


Edizioni limitate di Halloween 

La tradizione dei prodotti a tema Halloween ci appartiene poco ma le grandi catene straniere presenti nel nostro paese propongono ogni anno la variante “spooky” di alcuni prodotti di punta, dal Big Mac al Frappuccino.

Lush, ad esempio, affianca zucche, pipistrelli e fantasmi alle classiche bath bomb e saponette mentre Starbucks si diverte tra frappuccini che colano topping di sangue (alla ciliegia) e, quest’anno, gli iconici bicchieroni che si illuminano al buio e faranno la gioia dei collezionisti di bicchieri luminosi (so che da qualche parte esistono).

bath bomb lush halloween

Alcune di queste proposte vengono riadattate in base agli usi e consumi dei vari paesi; nei negozi Lush in Italia, ad esempio, si possono trovare le collection di Halloween così come al Burger King o da McDonalds, che hanno sempre sfruttato la ricorrenza come pretesto per vestire a festa i loro panini-simbolo e gettare benzina sulla loro ormai famosa rivalità (leggi anche: Case study: BURGER KING). 

Come creare engagement sui social ad Halloween

Se le aziende strutturate e le multinazionali possono permettersi un intero comparto creativo per sviluppare campagne dapaura nel giro di poco tempo, le piccole realtà non hanno a disposizione mezzi troppo potenti; e allora cosa possiamo se siamo degli adorabili poveracci?

Intanto possiamo “vestire” a tema halloween i nostri social, cambiando temporaneamente i colori del logo o realizzando post ad hoc; dopodiché, puntare tutto sull’interazione con i follower, invitandoli all’azione attraverso giochi, contest, sondaggi e la diffusione di hashtag su Instagram. 

Se ti occupi di vendita puoi indire un contest semplice ma carino per i tuoi follower, ad esempio chiedendo loro di taggarti in una storia a tema Halloween. Non dimenticare però di premiare il vincitore del contest con un regalino (codici sconto, un prodotto in omaggio). 

Approfitta di Halloween per vivacizzare il traffico sul tuo sito: se hai un blog scrivi un articolo che parli di marketing di Halloween (come ho appena fatto io, ehm) oppure dai qualche consiglio su film, letture e serie tv brividose da guardare da soli o in compagnia la sera del 31.

Con le giuste keyword puoi farti notare ma ancora più importante sarà creare contenuti originali e informativi, così il caro Google premierà l’impegno e la serietà del tuo lavoro. E l’anno prossimo, in vista di Halloween 2023, ti basterà rimettere mano all’articolo per una svecchiata e lanciarlo di nuovo sui social. 

Intanto, visto che Halloween si avvicina e passerà veloce come l’autobus che perdo tutte le mattine, inizia a pensare qualche contenuto per Natale, la festa preferita di grandi e piccini e di tutti gli amanti del consumismo sfrenato.

Valgono le stesse regole di Halloween! 🎃

 

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