Marketing di Natale, il caso di Coca Cola e Santa Claus: come è nata questa unione fortunata?
L’immagine del pacioso panzone di rosso vestito che stappa una bottiglia frizzantella di Coca Cola è l’emblema del marketing di Natale.
Al punto che questa scena è radicata nel nostro immaginario, e alcune persone sono tuttora convinte che Babbo Natale sia un marchio registrato Coca Cola, o che Coca Cola l’abbia inventato. Oppure che Babbo Natale sia profumatamente pagato per buttare giù litri di Coca Cola ogni Dicembre, per poi spallare la fabbrica degli Elfi a suon di rutti.
Il dubbio sovviene perché in effetti Coca Cola ha sdoganato la figura di Babbo Natale nel marketing di Natale e in qualche modo se n’è appropriata. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, è merito suo se il Babbo che conosciamo indossa un costume rosso e bianco.
Se vuoi scoprire il perché e ripercorrere insieme la vera storia della figura di Babbo Natale leggi l’articolo, magari mentre tiri qualche sorso a una bella Coca Cola. Che poi è il tempo che occorre per arrivare alla fine (questa non è una marchetta alla Coca Cola, purtroppo).
Grazie!
La vera origine di Babbo Natale
Babbo Natale non è una figura mitologica frutto di un’allucinazione collettiva al sapor di zenzero e canditi, ma è riconducibile alla figura realmente esistita di San Nicola. San Nicola è un santo nato in Turchia ricordato per le sue opere di bene rivolte soprattutto ai bambini, a cui era solito portare doni. Inoltre, si dice lanciasse monete nei camini delle case delle famiglie povere, e da qui nasce la tradizione di Babbo Natale che porta i doni scivolando giù dal camino.
San Nicola è protettore della città di Bari e anche di molti paesi protestanti del nord Europa, e da qui viene il nome Santa Claus che è l’appellativo con cui Babbo Natale viene identificato negli Stati Uniti. Proprio in America, a partire dagli anni Venti del Novecento, la sua figura divenne protagonista delle prime parate di Natale che si tenevano nei grandi centri commerciali sorti durante quel periodo.
Perché Babbo Natale è associato alla pubblicità Coca Cola?
Sicuramente Coca Cola è stata fondamentale per diffondere l’immagine di Babbo Natale nella cultura di massa grazie alla pubblicità, ma come abbiamo visto non è stata l’azienda a inventarlo.
C’è da dire però che prima degli anni Trenta del Novecento Babbo Natale non possedeva quelle caratteristiche che invece oggi riconosciamo come sue, come ad esempio la lunga barba o l’abito rosso con la pelliccetta bianca.
Nel dicembre del 1931, Coca Cola affidò un fumettista di nome Haddon Sundblom la realizzazione di una campagna pubblicitaria dove l’immagine di Babbo Natale venne ridisegnata e adattata all’azienda. Venne così sfruttata la combinazione dei colori rosso e bianco, che richiamava palesemente i colori usati nell’etichetta della Coca Cola.
La pubblicità con Babbo Natale testimonial ebbe un successo grandioso, e iniziò a far viaggiare il culto di Santa Claus nel marketing natalizio in tutto il mondo. Da quell’anno e negli altri a seguire non c’è stato un dicembre in cui è mancato uno spot natalizio della Coca Cola con protagonista Babbo Natale, diventato a tutti gli effetti una sorta di testimonial.
Fino al 1964 Coca Cola si servì di una serie di disegni di Sundblom per utilizzarli in modo creativo nelle sue pubblicità anno dopo anno, consolidando la tradizione delle pubblicità natalizie e rafforzando in qualche modo la credenza semi collettiva della sua esclusività sull’immagine di Babbo.
Da piccola in effetti pensavo che Babbo Natale fosse il signor Coca Cola, ed ero convinta che nel magico mondo di Natale la Coca Cola fosse la bevanda ufficiale.
Ricordo anche un pelouche a forma di orso polare con lo stemma Coca Cola cucito sul petto che mi piaceva da impazzire, e probabilmente mia madre ha portato all’inceneritore insieme a tutti i miei giocattoli d’infanzia (grazie mamma, ancora piango). Se te lo ricordi anche tu per favore scrivimi qual era l’anno e se ce l’avevi, perché a volte ho come la sensazione che il mondo sia solo una grande menzogna, visto che quell’orsetto bellissimo non l’ho mai più ritrovato da nessuna parte 🙁