Uno slogan con 3 parole è facile da memorizzare, suona bene e veicola messaggi potenti
Dicono che 3 sia il numero perfetto: a quanto pare lo è per un claim pubblicitario di successo. Molti brand usano slogan con 3 parole per esprimere il “succo” di ciò che vogliono rappresentare.
3 parole sono poche, dici?
Non per Nike, McDonald, Adidas e tanti altri.
E se funzionano, un motivo c’è.
Non è una regola ma una prassi
Certo, non è che se mettiamo 3 parole insieme abbiamo in automatico ottenuto un claim: il claim si crea attraverso lo studio del prodotto, l’identità del brand e i suoi valori, e con la scelta di parole in linea con tutto questo: il copywriter lavorerà insieme all’art director e ai grafici per trovare la formula perfetta.
Ma da dove arriva la prassi delle 3 parole? Gran parte degli slogan, specie in America, adotta questa formula che anche in Italia è piuttosto utilizzata. Ci sono molti esempi italiani di claim brevi, anche se noi sforiamo usando una parola o due in più rispetto alle canoniche 3 tanto amate oltreoceano.
In ogni caso il risultato non cambia, ti faccio alcuni esempi che sicuramente avrai incontrato almeno una volta nella vita:
- Amaro Lucano: voglio il meglio
- O così o Pomì (slogan della passata di pomodoro Pomì)
- Altissima, purissima, Levissima
- Red Bull: ti mette le ali
- La Coop sei tu
Perché si preferiscono slogan con 3 parole?
Per ricordare meglio il messaggio
Il claim composto da 3 parole è più breve e quindi semplice da ricordare. Usare 3 parole non è mica facile; presuppone una sintesi perfetta del significato che si intende esprimere, e al contempo la scelta delle parole più idonee a trasferire emozioni e valori in linea con il prodotto o il brand.
Farsi ricordare è importantissimo, che dico, è l’unico modo per emergere e soprattutto lasciare una traccia nella testa (magari anche nel cuore) di chi ci intercetta online -ma anche offline-.
3 parole sono facili da tenere a mente, ancora di più se sono allitteranti, suonano bene, sono melodiose, impattanti, comuni ma dense di significato.
Per rappresentare il marchio
Come se il claim fosse una sorta di versione alternativa al nome del prodotto o del brand, che in questo modo può essere sottinteso anche su un cartellone pubblicitario o una sponsorizzata, persino sul sito. Se ci si riesce, ed è molto difficile anche se non impossibile, diventiamo come Nike, che con lo slogan JUST DO IT ormai non ha bisogno nemmeno di inserire il nome del brand nei suoi commercials.
Per Nike infatti il claim è parte integrante del marchio al punto che lo amplia, lo sostituisce, lo sottolinea. Il successo, oltre alla formula semplice, sta nel significato della frase che riassume alla perfezione i valori che Nike trasmette: sfidare i propri limiti – nello sport ma anche inteso in senso generale- è un messaggio che taglia in modo trasversale tutte le generazioni e le coinvolge emotivamente nello stesso identico modo.
Coerenza e valore sono ciò che rendono un claim degno di sostituirsi al nome del brand e nel caso di Nike anche la potenza evocata dalla frase, dalle singole parole, dal logo.
Per renderlo meglio graficamente
Gli slogan di 3 parole sono più facili da collocare visivamente su materiali pubblicitari come cartelloni, brochure e manifesti, così come anche sulla home di un sito. Occupano poco spazio rispetto a una frase intera e riescono visivamente parlando ad “incastrarsi” con il logo.
In questo modo declinare la pubblicità del prodotto o del brand sulle diverse piattaforme, siano esse cartacee o online, non è più un problema: i grafici ringraziano col cuore i copywriter che creano claim efficaci da 3 parole, sempre siano lodati amen.
Per sottolineare concetti e significati
Prendiamo l’esempio di YES WE CAN, lo slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale di Obama nel 2008 e diventato famoso in tutto il mondo. Sono 3 parole con un significato che messe insieme creano un effetto davvero potente. Analizziamole una per una:
YES, cioè sì, un’affermazione che dà subito una sensazione positiva perché significa avere il via libera su qualcosa.
WE, cioè noi: Obama e il popolo americano uniti insieme per cambiare volto all’America, una parola che incarna le idee di collaborazione, unione, appartenenza.
CAN, cioè possiamo: un verbo usato al plurale perché i cambiamenti riguardano l’America intera e tutti i suoi cittadini, non soltanto il Presidente.
Il verbo possiamo afferma la forza e la volontà di ottenere qualcosa, un qualcosa che si ottiene soltanto portando avanti la causa insieme.
Questo esempio è perfetto per dimostrare che la regola delle 3 parole si applica in qualunque contesto anche non commerciale, e non a caso è ad oggi il migliore slogan politico di sempre.
Anche se, in fondo, anche la politica è marketing. Anzi, togliamo in fondo: la politica è un tipo di marketing in cui davvero si vendono le idee al posto dei prodotti e dunque lo slogan può fare davvero la differenza. Non a caso Obama ha plasmato l’idea sempre viva del sogno americano e ne è diventato portavoce, portandosi a casa la vittoria.